quest’ inverno sono stato a Port Galip in vacanza e ho visto tantissimi pesciolini. Stamattina ne ho parlato al mio amicone Mauro e quindi abbiamo deciso di collaborare insieme io a scrivere e Mauro a colorare i pesci del mar Rosso.
1.
Squalo a pinna bianca da scogliera del reef
(Triaenodon obesus (Rüppel, 1837)) è una specie di squalo della
famiglia dei Carcarinidi, unico membro del suo genere.
2.
Squalo grigio di scogliera Pesce catilagineo del gruppo dei Selaci. Hanno il corpo di
forma allungata, ricoperto da pelle ruvida per le scaglie che la
rivestono.Hanno branchie non coperte da opercoli.
Sono pesci predatori, con un senso dell'olfatto
molto sviluppato e la capacità di percepire le vibrazioni dell'acqua a distanze
notevoli. La loro bocca contiene molte file di denti appuntiti che quando si
consumano vengono sostituite. Ci sono diverse specie di squali.
3.
Squalo dalle punte argente Lo
squalo dalle punte argentee è una specie robusta e aerodinamica con un muso
largo e abbastanza lungo e grandi occhi rotondi. Le cinque paia di fessure
branchiali sono brevi. Su ogni lato delle mascelle vi sono 12-14 denti, più 1-2
denti più piccoli sulla sinfisi (la zona centrale delle mascelle). I denti
superiori sono larghi, hanno cuspidi triangolari oblique e sono strettamente
serrati tra di loro alla base; quelli inferiori hanno cuspidi erette e sono più
distanziati. La prima pinna dorsale è
grande e triangolare e ha origine sopra o poco più avanti le estremità libere
delle pinne pettorali.
Tra la prima e la seconda pinna dorsale vi è una sorta di cresta. Le pinne
pettorali sono proporzionalmente più lunghe di quelle della maggior parte dei
Carcarinidi ed hanno forma falciforme ed estremità appuntite[2][8].La colorazione è grigio-azzurra con
riflessi bronzei sul dorso e bianca sul ventre. Lungo i fianchi corre una
sottile striscia bianca e tutte le pinne hanno i margini e le estremità
bianchi. Lo squalo dalle punte argentee può raggiungere i 3 metri di lunghezza,
ma generalmente non supera i 2-2,5 metri. Il peso massimo registrato è di 162,2
chili[3]. Le femmine sono più grandi dei
maschi[7].
4.
Squalo pinne nere da scogliera Come
suggerisce il nome inglese (Blacktip Reef shark), solo le punte
delle pinne pettorali e
della pinna dorsale sono
nere, mentre il resto del corpo è più chiaro. Si tratta di una specie robusta
con un corpo allungato tipicamente da squalo, con un muso corto,
largo ed arrotondato ed occhi ovali e moderatamente grandi. Ciascuna narice è
protetta da un lembo di pelle che si espande in un lobo a forma di capezzolo.
Senza contare il piccolo dente simfisiale centrale, sono presenti da 11 a 13
file di denti (in genere 12) sulla mascella superiore, da 10 a 12 (generalmente
11) su quella inferiore. I denti superiori sono in parte diritti ed in parte
piegati ed a forma di triangolo, con dentellature più grossolane alla base e
fini alla sommità del dente. I denti inferiori sono simili a quelli superiori,
ma le dentellature sono tutte fini[3][5]. I denti del maschio adulto sono più
incurvati di quelli della femmina[12]. Le pinne pettorali sono grandi ed a forma di
falce, e sono appuntite. La prima pinna dorsale è alta, il suo bordo
posteriore è ad S e si origina al di sopra delle pine
pettorali. La seconda dorsale è relativamente grande, ma ha un bordo posteriore
ridotto ed è posizionata in opposizione alla pinna anale. Non è presente alcuna cresta
interdorsale. Il dorso è bruno grigiastro pallido ed il ventre bianco, ed è
presente un'appariscente fascia bianca sui fianchi che si estende in avanti a
partire dalla pinna anale. Tutte le pinne hanno delle punte nere contornate da
bordi bianchi, particolarmente vistosi sulla prima dorsale e sul lobo ventrale
della pinna caudale. La
pinna dello squalo è nera infatti si riconosce subito. La maggior parte di
questi animali non supera gli 1.6 metri, e raramente arrivano ad 1.8, anche se
si sono registrati esemplari che presentavano lunghezze fino a 2 metri[3] e masse corporee di più di 45
kg[13].
5.
Lo squalo grigio
del reef gli assomiglia molto, ma si distingue per il corpo
grigio e tarchiato, e per l'assenza della caratteristica punta nera sulla pinna
dorsale.
6.
Squalo martello smerlato La forma è tipica degli squali martello: presenta un corpo
snello ma muscoloso, allungato, con la testa a forma piatta e allargata, ai
lati della quale albergano gli occhi. La pinna dorsale è
triangolare e molto sviluppata, così come il lobo superiore della pinna caudale.
Raggiunge una lunghezza di 430 cm per un
peso di 250–300 kg.
Squalo balena L'aspetto
è quello tipico da squalo, tuttavia
presenta un corpo maggiormente largo e appiattito sul dorso, con testa smussata
e bocca molto ampia.
Le bocche di squalo balena possono contenere oltre 300 file di
minuscoli denti e 20 tamponi filtranti che servono per filtrare il cibo.[5] A differenza di molti altri
squali, le bocche degli squali balena si trovano nella parte anteriore della
testa piuttosto che nella parte inferiore della testa.[6] È stato riferito che uno squalo
balena di 12,1 m (39,7 piedi) aveva una bocca larga 1,55 m (5,1 piedi).[7]
Esemplare fotografato all'acquario della
Georgia in Atlanta nel 2018.
La sua pelle è tra le più spesse nel regno animale, fino a 14 cm[8]. Malgrado l'apparenza che incute
timore, è relativamente innocuo per l'uomo, che può avvicinarlo con l'unico
rischio di essere inavvertitamente urtato dalla sua enorme mole. Si nutre quasi
esclusivamente di plancton, filtrando il cibo con le branchie. Le due pinne dorsali non sono molto grosse e
posizionate nella metà posteriore del corpo. La pinna caudale è quasi simmetricamente
bilobata, le pinne pelviche sono ubicate inferiormente, mentre le pettorali
sono assai ampie e posizionate sotto alle due ultime fessure branchiali. La
pelle presenta piccole sporgenze a scacchiera evidenziate dalla livrea a punti
bianchi su fondo blu-verdastro. Il ventre è biancastro. La coda ha i lobi
simili (con il superiore un po' più lungo).
Dimensioni di vari individui di squalo balena con un essere
umano per scala.
Lo squalo balena è il più grande animale non cetaceo del mondo.
Le prove suggeriscono che gli squali balena mostrano dimorfismo sessuale per
quanto riguarda le dimensioni, con i maschi che non crescono tanto quanto le
femmine. Uno studio ha esaminato la crescita degli individui di squalo balena
in 10 anni ha concluso che i maschi raggiungono in media da 8 a 9 metri (da 26
a 30 piedi) di lunghezza; sebbene questo non rappresenti la dimensione massima
possibile. Lo stesso studio prevedeva che le femmine raggiungessero in media
una lunghezza di circa 14,5 m (48 piedi), sulla base di dati più limitati.
Studi precedenti che stimano la crescita e la longevità degli squali balena
hanno prodotto stime che vanno da 14 a 21,9 metri (da 46 a 72 piedi) di
lunghezza. Prove limitate, principalmente da maschi, suggeriscono che la
maturità sessuale si verifica tra 8 e 9 metri (da 26 a 30 piedi) di lunghezza,
con le femmine che possono maturare di dimensioni simili o maggiori. La
lunghezza massima della specie è incerta a causa della mancanza di
documentazione dettagliata degli individui più grandi segnalati. Sono stati
segnalati diversi squali balena di circa 18 m (59 piedi) di lunghezza. Il peso
di un adulto può arrivare anche a 20 tonnellate.
Il 7 febbraio 2012, un grande squalo balena è stato trovato
galleggiare a 150 chilometri (93 miglia) al largo della costa di Karachi, in Pakistan. Si diceva che la
lunghezza del campione fosse compresa tra 11 e 12 m (36 e 39 piedi), con un
peso di circa 15.000 kg (33.000 libbre).[9]
7. Trigone
a macchie blu Taeniura lymma (Forsskål, 1775), La pastinaca a macchie blu
o trigone a macchie blu è un pesce cartilagineo della famiglia
Dasyatidae, distribuita nelle acque dell'oceano Indo-Pacifico dall'Africa
meridionale al Mar Rosso fino alle isole Salomone. La lunghezza di questo
dasiatide supera raramente i 70 centimetri
8.
Manta gigante Il corpo della manta gigante è costituito da
un disco rosso di forma romboidale largo circa 2,2-2,4 volte la sua lunghezza,
con gli apici appuntiti verso le estremità laterali. Il capo è largo quasi un
terzo dell'ampiezza del disco, e presenta all'estremità anteriore una bocca
molto ampia con ai lati due peculiari appendici dette pinne cefaliche, che
durante i pasti vengono tenute aperte per convogliare il cibo, mentre durante
il nuoto vengono arrotolate assumendo l'aspetto di corna, da cui il nome
latino birostris. Gli occhi sono posti subito dietro alle pinne
felici, ai lati del capo. Sul ventre si aprono bilateralmente le cinque fessure branchiali, ampie e munite di un
apposito filtro per il plancton[3]. Posteriormente al corpo si diparte
una sottile appendice caudale che supera di poco la lunghezza del corpo,
sormontata alla base da una minuscola pinna dorsale. Non presenta aculei
veleniferi, se non in forma abbozzata[4]. La pelle presenta piccoli denticoli dermici di forma radiale. La
colorazione sul dorso è bruno-nerastra o grigia, abbastanza uniforme con a
volte zone o macchie più chiare, mentre sul lato ventrale è bianco lattiginosa
ma con presenza di macchie scure che assumono conformazioni diverse in ogni
esemplare, tanto da essere utilizzate dagli studiosi per il riconoscimento in
una data popolazione. Essendo un condroitto, è dotata di uno scheletro di
natura cartilaginea.Si tratta
del gigante della famiglia e di uno dei pesci più grandi in assoluto,
raggiungendo un'apertura del disco di 6,7 metri ed un peso superiore alla
tonnellata, anche se sono state riportate misure persino superiori, fino a 9 metri
di ampiezza[5]. Le maggiori dimensioni ed alcuni
particolari nella dentatura e nella colorazione differenziano questa specie
dall'affine Manta alfredi, riconosciuta
come specie distinta solo nel 2009[6].
9.
Aquila di mare maculata Le razze aquila maculate hanno un
corpo piatto a forma di disco, blu scuro o nero con delle macchie bianche il
dorso e con un ventre bianco, e un piatto muso distintivo simile al becco di
un'anatra. Le loro code sono più lunghe di quelle altre razze e possono avere
2-6 aculei velenosi sotto le pinne pelviche. La metà anteriore del lungo disco
pettorale ha cinque piccole branchie nel lato inferiore[5].
Le razze aquila maculate adulte possono misurare fino a 5 metri
in lunghezza, 3 metri di ampiezza alare e pesare fino a 230 kg[5].Questa razza può essere riconosciuta
dalla sua superficie dorsale, che è nera e ricoperta di macchie o
anelli bianchi. Vicino alla base della coda relativamente lunga della razza,
sotto la pinna pelvica, si
trovano numerosi aculei pungenti e velenosi.
10. Murena
gigante È la più grande murena esistente, potendo
raggiungere i 3 m di lunghezza e i 30 kg di peso.[1][2] Gli adulti
hanno una livrea bruna
maculata di nero, con una evidente macchia nera che circonda l'apertura branchiale.
11. Murena
grigia
'aspetto generale è quello comune alle murene.
La colorazione è fondamentalmente bianco-grigiastra alla base con un
caratteristico disegno geometrico sul capo (viene anche detta murena
geometrica). La caratteristica che contraddistingue questa specie è proprio
questo tipico disegno sul capo, tracciato da dei puntini neri che, con
perfezione geometrica, formano linee dritte.Come le altre murene, la
piccola G. griseus è un predatore notturnoÈ una
murena di piccole
12. Pesce
soldato Gli Holocentridae, noti comunemente come pesci
soldato, o pesci scoiattolo, sono una famiglia di pesci ossei marini
appartenenti all'ordine Beryciformes.
13. Pesce
scoiatolo spinoso Sono pesci dotati di occhi molto grandi, opercolo branchiale che
porta alcune spine sul bordo e muso appuntito. Hanno scaglie grandi
e vistose, ruvide al tatto. La pinna dorsale ha
una parte anteriore con robusti raggi spinosi più lunga della parte a raggi
molli situata posteriormente; la pinna anale ha
4 raggi spinosi. La pinna caudale è forcuta ed è portata da
un peduncolo caudale piuttosto sottile.Il
colore è generalmente di tonalità rossa, in alcune specie molto brillante.La
taglia massima di 60 cm è raggiunta da Myripristis murdjan, nella maggioranza
delle altre specie però è minore.
14. Pesce
trombetta Il suo aspetto è così caratteristico da
risultare inconfondibile, infatti, oltre ad un lungo "muso" tubolare
che porta all'apice la piccola bocca, simile a quello dei pesci ago o dei cavallucci di mare, questo pesce
ha un corpo di proporzioni normali, non filiforme, compresso lateralmente e
privo di scaglie.
L'occhio è piuttosto grande. Le pinne dorsali sono due,
arretrate, la prima porta una lunga e robusta spina dentellata, la seconda è
assai piccola. L'anale è piccola
e così le ventrali mentre
le pinne pettorali sono un po' più grandi. La pinna caudale è piccola,
con bordo leggermente concavo. Il corpo è armato di alcune placce ossee cutanee
protettive.
Il colore è uniformemente argenteo con sfumature
rosee.
Raggiunge solo eccezionalmente i 20 cm.
15. Pesce
leone
La testa è relativamente piccola, la bocca grande, gli occhi sporgenti,
sormontati da due escrescenze (presenti anche intorno al mento). La fronte è
alta, il dorso curvo, mentre il ventre relativamente piatto. Il corpo si
restringe verso il peduncolo caudale, che precede una coda piuttosto larga, tondeggiante.I
primi raggi della pinna dorsale e
di quella anale sono in
realtà aculei veleniferi, ben eretti dal pesce quando è in situazione di
pericolo. L'apparato velenifero consiste in 13 aculei sulla pinna dorsale e 3
in quella anale, tutti composti da aculei cavi collegati a una ghiandola
velenifera; i raggi delle pinne pettorali sono aculei pieni, non
velenosi. La livrea è a strisce tendenzialmente verticali marroni e bianche,
alcune sottili e altre più larghe. Anche le pinne sono striate di bianco e
marrone.Raggiunge una lunghezza massima di 38 cm.
16. Pesce
pietra Il pesce pietra presenta un corpo tozzo, con testa e bocca molto grandi, peduncolo caudale più stretto. Le pinne sono grosse, tozze e arrotondate, rette da raggi
spessi. Gli aculei che reggono la pinna dorsale, da 12 a 14, sono collegati a ghiandole velenifere che
secernono un potente veleno. Alcuni esemplari hanno anche i raggi delle pinne pettorali velenosi. Il corpo è completamente ricoperto di
escrescenze carnose e callose e altre simili a piccole alghe, dando a questa
specie l'aspetto di una roccia incrostata di alghe e coralli. La livrea varia dal rosso-rosa al bruno scuro, talvolta anche al
bluastro. Raggiunge una lunghezza di 40 cm.
17. Falso
pesce pietra E’ un pesce grande, molto simile agli
scorfani, a volte confuso con il pesce pietra. Il colore è variabile, di solito
corrisponde al fondo.
Spine dorsali (totale): 12; Raggi dorsali molli
(totale): 8-10; Spine anali 3; Raggi anali molli: 5 – 6. Raggi della pinna
pettorale di solito 18; schiena arcuata, con circa 45 righe scala verticale;
osso mascellare con 2 o 3 spine, seguite da 1 o da 2 aculei che puntano
verso il basso e indietro; cresta suborbitale con 4 o punti più spinosi, di
solito più di 8 o 10 punti, non in una riga e di varie dimensioni; una fossa
poco profonda sotto angolo anteriore dell’occhio.
18. Pesce
coccodrillo Seppur di forma inusuale il pesce coccodrillo appartiene alla
famiglia degli scorpenidi. Deve il suo nome alla forma del capo e alla larga
bocca, che lo fanno assomigliare ad un coccodrillo. Pesce dal corpo appiattito,
largo nella parte anteriore e affusolato in quella posteriore. La testa ha
forma triangolare con la mascella inferiore più sviluppata pertanto la bocca
apparirà leggermente rivolta verso l'alto. Sopra la testa sono presenti
costolature ossee con robuste spine. La colorazione è grigio-brunastra chiara
con grosse macchie scure sulle pinne e su tutto il corpo. Le pinne pettorali e
ventrali sono maculate. Il pesce presenta due pinne dorsali, di cui la prima
preceduta da una spina isolata e una pinna caudale di forma arrotondata. Il
pesce coccodrillo può raggiungere i 70 centimetri di lunghezza. Nonostante
l'aspetto, è un pesce innocuo ad eccezione delle spine che possono procurare
dolorose ferite.
19. Cernia
corallina La cernia indopacifica o conosciuta anche come cernia dei coralli
(Cephalopholis miniata (Forsskål, 1775)) è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Serranidae (sottofamiglia Epinephelinae).
20. Cernia
a punte nere È un bel pescione, robusto e possente, dal
corpo ovale, compresso ai lati e dalla testa imponente. La mascella inferiore è
leggermente prominente rispetto a quella superiore e le labbra sono carnose e
molto evidenti. I denti sono lunghi e aguzzi e sono disposti su entrambe le
mascelle. Il preopercolo ha il margine posteriore dentellato e l’opercolo tre
corte spine. Le scaglie sono piccole e sono presenti anche sul capo e sulla
mascella inferiore. La pinna dorsale è lunga e divisa in due parti: la parte
anteriore è dotata di robuste ed acuminate spine, la posteriore ha raggi molli.
Le pinne pettorali sono larghe e la pinna caudale è arrotondata. La pinna anale
è poco evidente ed è simile, anche come grandezza, alla seconda parte della
pinna dorsale.
Il dorso è bruno, i fianchi sono leggermente
chiari e il ventre è giallastro, come la parte esterna delle labbra. Capo,
dorso e fianchi sono marezzati di giallo, di bianco o di arancione, a seconda
degli esemplari. Le pinne sono scure e hanno il margine più chiaro. L’esemplare
qui descritto è la Cernia tipo, ma in realtà la colorazione di questi pesci
varia moltissimo in funzione dell’habitat in cui vivono. La Cernia è infatti
dotata di un mimetismo accezionale ed il suo colore può assumere tonalità verde
scuro se il fondale dove abita ha molte alghe, oppure quasi nero se frequenta
grandi antri, o addirittura bianco se si trova sulla sabbia.
La Cernia può arrivare a un metro di lunghezza e a
una sessantina di chilogrammi di peso. Si riproduce in estate, quando abbandona
gli abissi per risalire verso la costa. E’ carnivora e si nutre di molluschi,
di crostacei e di pesci. Il suo piatto preferito è comunque rappresentato dal
polpo, che insegue con ferocia e accanimento. Quando ne vede uno non gli dà
tregua e a morsicate gli toglie a uno a uno i tentacoli, fino a quando il
poveraccio non può più tenersi aggrappato alle rocce e viene inghiottito in un
solo boccone. Per catturare i pesci per il pranzo, invece, la Cernia usa un
sistema abbastanza singolare, ma decisamente comodo, da grande pigrona che è.
La sua mole, di solito imponente, la condiziona non poco e poi non è dignitoso
correre dietro ai pinnuti più piccoli, nemmeno se si ha fame. Allora la cernia
adotta un sistema di caccia tutto suo: si sceglie un buco che si affaccia
magari su uno strapiombo frequentato dai piccoli pesci di passo ed aspetta
acquattata nell’ombra. Quando un pesciolino sprovveduto le passa a tiro, ignaro
del pericolo, apre la sua enorme bocca ed aspira l’acqua come un’idrovora,
succhiando letteralmente la preda nelle sue fauci.
Cernia di malabar L'aspetto generale di questo animale non si discosta
significativamente da quello delle altre cernie del genere Epinephelus come
la cernia bruna del Mediterraneo. La
determinazione della specie si basa dunque sulla livrea che
ha colore di fondo da grigiastro a verde oliva cosparso di punti bianchi e
neri. Questi punti si possono talvolta unire a formare macchie irregolari.
Nell'affine Epinephelus coioides, anch'esso immigrato
nel Mediterraneo, la macchie sul corpo sono rossastre o arancio[3][4].Si
tratta di una cernia di grandi dimensioni: la lunghezza massima nota è di 234
cm, la taglia media è sul metro. Il peso massimo noto è di 150 kg[4].
21. Cernia
maculataLa cernia maculata è un pesce longevo con un tasso di crescita molto lento. È un ermafrodita protogino. Le cernie sono tra i migliori
predatori sulla barriera corallina; si nutrono principalmente di piccoli pesci
e talvolta di crostacei
22.
Anthias questo pesciolino è abbastanza
diverso dagli altri serranidi mediterranei dato che ha una sagoma più alta e
corpo compresso ai lati, con bocca relativamente piccola. Gli occhi sono grandi
e la fronte leggermente arcuata. La bocca è armata di piccoli denti
caniniformi. La pinna dorsale è abbastanza ampia, nei
maschi il secondo e il terzo raggio spinoso portano un'appendice laminare
simile a una bandierina. La pinna caudale è
fortemente forcuta, il lobo inferiore è più lungo e appuntito del superiore.
Le pinne ventrali sono molto allungate e
molto più grandi delle pinne pettorali,
nel maschio sono molto più sviluppate che nella femmina e di solito hanno una
macchia gialla arancio all'estremità
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