Un giorno avevo ascoltato il podcast in inglese della
trasmissione radiofonica “Today” andato in onda il 19 aprile 2014 sulla radio
britannica BBC Radio 4 “Italianglo – the new franglais?” andando al link: https://www.bbc.co.uk/programmes/p01xp7vq, dove
due italiani Ferdinando Giugliano e Jacqueline Visconti avevano discusso il
fatto che nella lingua italiana si usano quotidianamente moltissimi anglicismi
e ad un tratto mentre parlavano degli anglicismi informatici come “computer” e
“mouse” loro hanno semplicemente detto che era necessario utilizzarli poiché secondo
la Crusca in italiano non avevano alternative italiane che lo corrispondono. Io
sono rimasto colpito da questa conclusione perché non avevano proprio detto che
in italiano “computer” vuol dire anche “elaboratore” oppure “calcolatore”
mentre “mouse” in italiano vuol dire anche “topo” oppure “topolino” come fanno
i francesi e gli spagnoli e secondo me si sono dimenticati. A me piacerebbe se
è possibile mandare una mail o lettera di reclamo a questa radio britannica per
poi sapere come mai non ne hanno proprio parlato di italianizzare gli
inglesismi “computer” e “mouse” però non so se si può farlo perché è passato
molto tempo.
Penso che si debbano sempre trovare alternative italiane ad
anglicismi come “jobs act”, “shopper” e “buyer” poiché, secondo sempre la
Crusca, erano ritenuti “nuovi” ed incomprensibili specialmente alla gente
anziana e secondo me è troppo noioso anche solo discutere su inglesismi che la
gente non usa mai, a parte i politici. Tra l’altro nel podcast hanno detto che
in italiano anglicismi come “jobs act” si debba dire “legge sul lavoro” (o
meglio “legge del lavoro”), “shopper” si debba dire “borsa della spesa” (o
anche “sacchetto della spesa”) mentre “buyer” non he hanno proprio parlato di
italianizzarlo (l’equivalente italiano sarebbe “compratore” o anche
“acquirente”).
Qualcuno la pensa come me?
Daniel
Nessun commento:
Posta un commento