Dal 2016
il sabato pomeriggio vado a fare
equitazione a Cocquio al maneggio “Motto dei grilli”. Ci vado con mamma, arrivo alle 14.55 e vado con
l’istruttrice Serena o Federica a prendere
Noè il mio cavallo. Lo spazzolo prima di andare in campo al coperto.
L’istruttrice mette la sella e io salgo con la scaletta. Prima faccio il riscaldamento faccio dei giri
al passo e poi faccio dei giri al trotto. Poi faccio dei cambiamenti
trasversali e poi ancora due giri al
trotto. Dopo faccio su e giù con la mano sul fianco prima la destra e poi la
sinistra prima al passo e poi al trotto.
Alla fine faccio ancora 3 giri al trotto. Scendo senza scaletta e
riporto Noè alla stalla. Alle 16.00 prendo sempre l’appuntamento per il sabato
seguente perchè mi diverto moltissimo.
Sono molto affezionato a Noè che è un cavallo molto tranquillo e molto docile.
La mia passione, oltre a quello delle parole straniere da tradurre in italiano, sono le bandiere, i cartelli e i loghi poiché sono molto belli, colorati e creativi. Dedico molto tempo ad approfondire la conoscenza di questi simboli, mi piace ricercarli in internet specialmente quelli di una volta per guardare com'erano fatti. A casa mia colleziono anche libri dedicati a questi simboli. La mia prima passione sono le bandiere che sono dei drappi di uno o di più colori variamente disposti, attaccati lungo uno dei lati a un’asta o all’albero della nave su cui vengono innalzati: simboli di una nazione, di un’associazione, di un partito, o insegne di corpi e unità militari. In particolare preferisco moltissimo le bandiere nazionali del passato. La scienza che studia le bandiere si chiama “vessillologia”, parola coniata da Whitney Smith nel 1959 che è il fondatore americano della FIAV (Federazione Internazionale Associazioni Vessillologiche), cioè la federazione internazionale dedicata
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